COME SI MISURANO IL COMFORT E LE PERFORMANCE DI UN INDUMENTO?

Abbiamo già parlato del “base layer” e dell’importanza di indossare una maglia che mantenga asciutti trasportando il sudore verso l’esterno per farlo evaporare rapidamente (vd. https://bit.ly/2LOKaEZ ) .

Ma, quali sono i parametri che servono a quantificare la bontà di un tessuto nell’assolvere questi compiti? 

  • RET
  • RCT
  • INDICE DI BUFFERING (Ia,r; Ir)
  • TEMPO DI ASCIUGAMENTO (Δt) 

Tranquilli, niente paura, sembra complesso ma vi prometto che non utilizzeremo formule matematiche. Come prima cosa è importante definire la parola “comfort” e la relazione che ha con la performance di un capo.

 

COMFORT

Spesso senza, rendercene conto, quando apriamo l’armadio la mano va sempre a finire sulla nostra maglia preferita, questo accade perché ci sentiamo particolarmente bene quando la indossiamo. Per definire il “comfort tessile”cioè il grado di benessere offerto da un indumento e la piacevole sensazione percepita nell’indossarlo, dobbiamo escludere i motivi legati alla moda o ai ricordi.

Il comfort è molto  importante sia per non avare irritazioni sulla pelle sia per evitare lo stress termico da eccessivo riscaldamento o da eccessivo raffreddamento, che porterebbe un senso di disagio, un calo delle prestazioni fisiche e del livello di attenzione causando un prematuro affaticamento fisico.

 Per misurare il comfort in modo scientifico si procede con i test di laboratorio definiti dalle norme internazionali che misurano i parametri sopraelencati, assegnando un valore quantificabile per poter confrontare capi realizzati con tessuti e materiali diversi.

Unendo i risultati dei testi ad altre condizioni come la pelosità superficiale, la forza di attrito che il tessuto esercita sulla pelle e la capacità di questo di adattarsi alle forme del corpo, possiamo avere una definizione scientifica del livello di comfort.

 

RET

Il RET è un parametro importantissimo ed è l’acronimo inglese di “resistenza alla evaporazione dei tessuti” ovvero la traspirabilità di un tessuto o la capacità di trasportare l’umidità verso l’esterno per poi farla evaporare.

Il termine traspirabilità oggi è molto inflazionato ed usato in modo errato e lo ritroviamo in molte pubblicità di maglie sportive realizzate con diversi materiali che spesso di traspirante hanno ben poco.

La tabella sottostante essendo elaborata per tutte le tipologie di indumenti incluse le giacche da esterno, che naturalmente hanno un RET più elevato, è fuorviante, per questo se valutiamo lo strato base o “base layer” i valori devono essere sempre inferiori a 6. Sul mercato sono disponibili moltissimi prodotti di bassa qualità, pubblicizzati come traspiranti ma che in realtà non lo sono.

FORCETEK indica il capo come  “Traspirante” solo se il capo è estremamente traspirante quindi con valori di RET minori di6.

 

Un RET ideale per una maglia estiva deve essere minore di 3, mentre per una maglia manica lunga invernale deve essere minore di 4 altrimenti lo strato base, “base layer”, non trasferirà efficientemente il sudore verso l’esterno.

Attenzione quindi non basta leggere traspirante per far sì che un prodotto lo sia veramente!

 

RCT

L’ RCT, acronimo inglese di “resistenza al trasferimento di calore conduttivo dei tessuti” indica il grado di isolamento termico di un capo.

Più alto sarà l’RCT più il capo tratterrà il calore del corpo, isolandolo termicamente, mentre i capi con un RCT basso, tenderanno a rilasciare il calore più facilmente.

Un maglione per svolgere la sua funzione, trattenere il calore e mantenere il corpo caldo, dovrà avere un alto RCT mentre una maglietta estiva dovrà averne uno molto basso per dissiparlo.

 Di seguito un esempio per capire meglio l’effetto del RCT sul nostro fisico :

Una maglia con un basso RCT, al tocco sarà fresca mentre una con un valore alto sembrerà addirittura calda.

Il motivo è molto semplice, immaginate un filo di rame, buon conduttore di corrente, un capo con RCT basso si comporterà come il conduttore di rame trasferendo il calore del vostro corpo verso l’esterno.

Un capo con un alto RCT invece si comporterà come un filo di plastica e non trasferirà il vostro calore all’esterno ma farà da isolante mantenendo il corpo caldo.

Le immagini mostrano un confronto fra una maglia in Naturaltek ColdSkin ed una in cotone standard.

La maglia di cotone ha un RCT più elevato, trattiene più calore, quindi è più isolante. La maglia in ColdSkin ha un bassissimo RCT e lascia passare il calore, trasferendolo verso l’esterno e rendendola un’ottima maglia da utilizzare in estate o in paesi con climi caldi.

 

 

INDICE DI BUFFERING (Ia,r; Ir)

L’indice di buffering è la capacità del capo di gestire improvvise sudorazioni del corpo dovute solitamente ad un aumento dell’attività fisica. Misura sia il sudore evaporato trasportato dalla maglia verso l’esterno, sia quello assorbito dal tessuto.

Naturalmente un capo che trasporta il sudore verso l’esterno molto velocemente senza impregnarsi ha un comfort superiore e, come specificato nel precedente articolo, il cotone non è adatto allo sport proprio per questo motivo: assorbe moltissimo e rilascia poco sudore nell’ambiente.

Il polipropilene Drytek assorbe solo lo 0,13% del suo peso in liquidi ed è velocissimo nel farlo evaporare, quindi la pelle rimarrà più asciutta. Il Drytek al contrario di altri materiali riesce a mantenere la temperatura corporea e prevenire i brividi post allenamento anche se la maglia è umida.

 

 

TEMPO DI ASCIUGAMENTO (Δt)

Il tempo di asciugamento è la variabile più semplice fra quelle descritte ma non la meno importante. Il capo che asciuga più rapidamente è il migliore a livello di comfort e può fare la differenza nel tornare a casa contenti o raffreddati.

Come detto in precedenza, la fibra con il fattore di assorbimento dell’acqua minore asciugherà più velocemente ed anche in questa fattispecie il polipropilene Drytek è in testa alla classifica perché è la fibra che assorbe meno acqua fra quelle più usate per realizzare capi tecnici.

 

 

ALTRE CONDIZIONI FONDAMENTALI PER IL COMFORT

Altri fattori importanti per il comfort sono la pelosità superficiale, un tessuto con poca pelosità risulta più bello alla vista, produce meno pilling (le palline che si formano sulla superficie della maglie) ed è più piacevole a contatto con la pelle.

La forza di attrito: un tessuto con meno frizione sulla pelle è migliore perché ci sarà minore sfregamento e meno possibilità di arrossamenti o fastidi. 

La capacità del tessuto di adattarsi alle forme del corpo: un tessuto troppo rigido si adatta male alle forme del corpo ostacolandone i movimento e creando disagio.

 

CONCLUSIONI

Spesso quando acquistiamo un capo non facciamo caso ai materiali ed alle tecnologie che sono state utilizzate per produrlo, ma esse sono importanti per aumentare il benessere e le prestazioni del nostro corpo.

Assumendo i parametri fondamentali come quelli che definiscono il comfort, vorremmo far comprendere quali sono i dettagli che fanno la differenza fra un capo normale ed un capo tecnico che, una volta indossato, trasforma in maglie e tessuti quelli che fin ora erano solo valori numerici. 

I numerosi test che eseguiamo ogni giorno, servono a garantire altissime prestazioni ai corpi speciali militari e delle forze dell’ordine che ogni giorno scendono in strada per proteggerci e a tutte le persone che hanno acquistato i nostri prodotti civili credendo nella nostra filosofia.

Un indumento non è un pezzo di stoffa ma un concentrato di studio e tecnologia!